Magnifici ponti furono costruiti sul fiume così regolato: i vecchi riattati ed ampliati. Cominciando a monte della città, nuovo è il PONTE MARGHERITA, che unisce Piazza del Popolo al nuovo quartiere dei Prati, magnifica costruzione in pietra. Nuovo è il successivo PONTE CAVOUR, costruito in luogo d’un ponte provvisorio in ferro, il quale alla sua volta, sostituì nel 1878 il famoso ed antico porto di Ripetta che aveva un delizioso prospetto, costruito da Clemente XI. E nuovo pure è il Ponte Umberto, che prospetta la facciata principale del grandioso palazzo di Giustizia. Per l’ampliamento del letto, convenne allargare di due arcate l'antichissimo Ponte Elio o SANT'ANGELO, accanto al quale fu provvisoriamente gettato un gran ponte di ferro, ad una sola arcata col piano stradale sulla corda dell’arco: accanto al quale si trova il PONTE VITTORIO EMANUELE in pietra, sulla prosecuzione dell’asse del corso omonimo, quando si demolirà l’Ospedale di Santo Spirito che prospetta il fiume sull’altra ripa. Segue, a valle, il successivo PONTE SISTO (eretto sui ruderi del Pons Valentinianus) fu pure allargato nel 1879 con due marciapiedi sostenuti da modiglioni di ferro. Nuovo è il successivo PONTE GARIBALDI, aperto nel 1888, uno dei maggiori d’Europa, su due archi di ferro di 55 metri, d’apertura. A valle del Ponte Garibaldi, la regolazione del fiume rispettò la storica Isola Tiberina congiunta alla città a destra dal PONTE CESTIO(oggi San Bartolomeo), che fu ampliato di due arcate, a sinistra del PONTE FABRICIO Quattro Capi. Nuovo è il PONTE EMILIO O PALATINO in ferro, detto anche Ponte Rotto, perché ora non è che una rovina dell’antico ponte distrutto nel 1598; accanto si vedono le rovine del PONS AEMILIS, costruito nel 181 a.C.
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