venerdì 3 dicembre 2010

EL PINCIO (ROMA)

 Come descrivere una delle più belle visuali di tutto il mondo: dalla Terrazza del Pincio di Piazza Napoleone I chiunque resta estasiato alla vista di un panorama capace di comprendere gran parte del centro storico di Roma (compresa la Cupola di San Pietro e Castel Sant’Angelo), e offrire in serata il sole che tramonta dietro Monte Mario. Osservandola inoltre da Piazza del Popolo, è possibile ammirare con quale perizia e tocco artistico il Valadier ha saputo rendere il tutto un insieme organico: la fontana sullo sfondo, tre alti nicchioni sulla parete di raccordo e il verde degli alberi sempreverdi che di quindi offrono ampio respiro alla visuale.
Nella nostra lista dei posti più romantici e suggestivi di Roma, non poteva mancare il luogo che per eccellenza assurge a questa definizione. Un angolo della città davvero imperdibile, immerso in un parco storico della Capitale. E' Villa Borghese infatti che custodisce il Pincio, il primo giardino pubblico di Roma. Insieme fanno parte del Colle Pinciano, una zona che non rientrava nei confini originari della città e nei sette colli ma che era inclusa all'interno della mura innalzate dall'imperatore Aureliano tra il 270 e il 273.
COME ARRIVARE:
Prendere la Metro Linea A, stop "Metro"Cipro"" davanti al nostro B&B, meno di 50 metri, sono solo 4 fermate, scendere alla fermata
Spagna, e siete arrivati a piazza di Spagna, salite la scalinata di Trinità dei Monti andare a sinistra in direzione di Villa Medici a destra c'è il Pincio  siete arrivati in meno di 15 minuti
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giovedì 2 dicembre 2010

IL PONTE LUNGOTEVERE (ROMA)

Questo ponte collega i lungoteveri Castello e Vaticano, antistanti Castel Sant'Angelo e i lungotevere degli Altoviti e Tor di Nona. Il primo progetto di questo ponte risale al 136 d.C., quando l'architetto Demetriano lo costruì come Demetriano lo costruì come monumentale accesso alla tomba dell'imperatore Elio Adriano, ovvero alla Mole Adriana e, dall'imperatore, si chiamò ponte Elio.
Magnifici ponti furono costruiti sul fiume così regolato: i vecchi riattati ed ampliati. Cominciando a monte della città, nuovo è il PONTE MARGHERITA, che unisce Piazza del Popolo al nuovo quartiere dei Prati, magnifica costruzione in pietra. Nuovo  è il successivo PONTE CAVOUR, costruito in luogo d’un ponte provvisorio in ferro, il quale alla sua volta, sostituì nel 1878 il famoso ed antico porto di Ripetta che aveva un delizioso prospetto, costruito da Clemente XI. E nuovo pure è il Ponte Umberto, che prospetta la facciata principale del grandioso palazzo di Giustizia. Per l’ampliamento del letto, convenne allargare di due arcate l'antichissimo Ponte Elio o SANT'ANGELO, accanto al quale fu provvisoriamente gettato un gran ponte di ferro, ad una sola arcata col piano stradale sulla corda dell’arco: accanto al quale si trova il PONTE VITTORIO EMANUELE  in pietra, sulla prosecuzione dell’asse del corso omonimo, quando si demolirà l’Ospedale di Santo Spirito che prospetta il fiume sull’altra ripa. Segue, a valle, il successivo PONTE SISTO (eretto sui ruderi del Pons Valentinianus) fu pure allargato nel 1879 con due marciapiedi sostenuti da modiglioni di ferro. Nuovo è il successivo PONTE GARIBALDI, aperto nel 1888, uno dei maggiori d’Europa, su due archi di ferro di 55 metri, d’apertura. A valle del Ponte Garibaldi, la regolazione del fiume rispettò la storica Isola Tiberina congiunta alla città a destra dal PONTE CESTIO(oggi San Bartolomeo), che fu ampliato di due arcate, a sinistra del PONTE FABRICIO Quattro Capi. Nuovo  è il PONTE EMILIO O PALATINO in ferro, detto anche Ponte Rotto, perché ora non è  che una rovina dell’antico ponte distrutto nel 1598; accanto si vedono le rovine del PONS AEMILIS, costruito nel 181 a.C.
COME ARRIVARE:


  • Metro A fermata Piazzale Flaminio, prendere autobus 2 fino al capolinea Piazza Mancini. Percorrere a piedi Viale del Pinturicchio fino a Piazza Gentile da Fabriano per 500m circa. Tempo di percorrenza 5’ circa.

  • Capolinea di Piazza Mancini linee: 200, 201, 220, n24, 53, 446, 301, 2 (anche tram), 910, 280, 48, 911, 232. Percorrere a piedi per Viale del Pinturicchio per 500m fino a Piazza Gentile da Fabriano per 5’ circa.

  • Linea 910 da Stazione Termini direzione Mancini, scendere a fermata Pannini. Svoltare a sinistra su Viale del Pinturicchio e proseguire a piedi per 300m fino a Piazza Gentile da Fabriano. Tempo di percorrenza 5’ circa.

  • Linea 271 (direzione Via di San Giuliano), fermata Lungotevere Maresciallo Cadorna, attraversare Ponte Duca d’Aosta, proseguire a destra su Lungotevere Flaminio per 700m. circa. Tempo di percorrenza 10’ circa.

  • Linea ferroviaria Roma-Viterbo fermata Flaminio , prendere autobus 2 fino a capolinea Piazza Mancini a piedi per Viale del Pinturicchio per 500m fino a Piazza Gentile da Fabriano. Tempo di percorrenza 5’ circa.


  • PIAZZA NAVONA (ROMA)

    Complesso barocco sorto intorno alla metà del '600 sullo stadio di Domiziano, di cui conserva forma e dimensioni. Tra il '600 e l'800, nel mese di agosto, veniva chiusa e allagata per consentire la sfilata degli equipaggi dei prelati e dei principi. La piazza è famosa anche per la Chiesa di S'Agnese in Agone del Borromini e la fontana dei Quattro Fiumi del Bernini. Durante il periodo natalizio si riempie per circa un mese di bancarelle caratteristiche
    Laddove oggi spicca la famosa Piazza Navona, un tempo vi era lo stadio di Domiziano, di cui la piazza conserva la forma. Nel estivi, tra il Seicento e l'Ottocento, la piazza veniva allagata per consentire lo svolgimento di giochi sportivi nell'acqua. Piazza Navona è il salotto all'aperto di Roma. nel centro della città del cinque-seicento, i papi realizzarono uno dei maggiori complessi urbanistici della Roma barocca, utilizzando, come detto, lo spazio di forma ellittica dell'antico stadio di Domiziano, di cui sono ancor oggi visibili i resti sul lato nord della piazza.
    La fontana del Bernini, assieme alla facciata della Chiesa di Sant'Agnese, diedero alla piazza il proprio punto focale, svelandone il il volto in modo compiuto. La forma curva della facciata della Chiesa segue le linee ellittiche dell'antico stadio, stabilendo una sorta di dialogo artistico con la fontana dei Fiumi.
    La fontana del Bernini, assieme alla facciata della Chiesa di Sant'Agnese, diedero alla piazza il proprio punto focale, svelandone il il volto in modo compiuto. La forma curva della facciata della Chiesa segue le linee ellittiche dell'antico stadio, stabilendo una sorta di dialogo artistico con la fontana dei Fiumi.
    COME ARRIVARE:
    Con i mezzi pubblici: dalla stazione Termini prendere l'autobus numero 64 e scendere alla fermata Vittorio Emanuele/S. A. della Valle, che dista circa 200 metri dalla Piazza.
    Con l'automobile: piazza Navona è nel centro storico, in una zona ad accesso limitato, ma è molto vicina al Lungotevere quindi se preferite muovervi con il mezzo privato potete parcheggiare sul Lungotevere all'altezza di Ponte Umberto I, a circa 300 metri dalla piazza.


    PANTHEON DI ROMA

    Il Pantheon è un edificio storico di Roma, creato in origine nel 27 avanti Cristo da Marco Vipsanio Agrippa, nato come tempio dedicato alle divinità di tutte le religioni.
    Solamente all’inizio del VII secolo il Pantheon è stato convertito in chiesa cristiana prendendo il nome di Santa Maria ad Martyres e potendo così sopravvivere ai saccheggi agli edifici della Roma classica.
    Tornando alla costruzione dell’edificio, nell’80 d.C. il Pantheon fu vittima di ungrosso incendio che lo danneggiò gravemente.
    Fu Domiziano ad ordinarne la ricostruzione nel 110 d.C. Ma fu solamente nel periodo dal 118 d.C. al 125 d.C. grazie all’opera voluta da Adriano che il Pantheon venne ristrutturato, in modo molto simile a come ancora oggi lo possiamo ammirare.

    COME ARRIVARE:
     in metro fermarti a Barberini poi andare verso fontana di trevi uscire in via del corso e poi prendere direzione pantheon.. non è difficile e non è nemmeno lunghissimo da fare.

    mercoledì 1 dicembre 2010

    CASTEL SANT^ANGELO (ROMA)

    Originariamente Castel Sant'Angelo era il grande mausoleo che l'imperatore Adriano aveva voluto costruire per sé e per la sua famiglia, e che come tutte le tombe, fu costruita fuori dalle mura della città.
    Il nome "mausoleo" deriva dal re Mausolo che si era fatto costruire un sepolcro monumentale così splendido che divenne celebre in tutto il mondo antico.
    Il mausoleo era fatto da un basamento quadrato, largo 90 metri e alto 15, sovrastato da un grande cilindro, alto 21 metri e col diametro di 64 metri.
    Sopra c'era una collinetta di terra, con tanti alberi e sulla sommità un altro cilindro con sopra una statua che raffigurava l'imperatore Adriano che guidava un grande carro di bronzo tirato da quattro cavalli.
    I lavori di costruzione durarono più di 10 anni e furono terminati quando Adriano era già morto da un anno; fu comunque seppellito qui, nella camera funeraria al centro del monumento.
    Dopo di lui vi furono seppelliti tutti gli imperatori fino a Caracalla (217 d.C.).
    COME ARRIVARE:
    Il metodo migliore per arrivare a Castel Sant'Angelo dalla Stazione Termini di Roma è la Metro A fermata Lepanto
    In autobus con il 23, 34,






    PIAZZA DI SPAGNA (ROMA)

    Piazza di Spagna, con la scalinata di Trinità dei Monti, è una delle più famose piazze di Roma. Deve il suo nome al palazzo di Spagna, sede dell'ambasciata dello stato iberico presso la Santa Sede.
    Al centro della piazza vi è la famosa Fontana della Barcaccia, che risale al primo periodo barocco, scolpita da Pietro Bernini e da suo figlio, il più celebre Gian Lorenzo Bernini.
    La monumentale scalinata di 135 gradini fu inaugurata da papa Benedetto XIII in occasione del Giubileo del 1725; essa venne realizzata (grazie a dei finanziamenti francesi del 1721-1725) per collegare l'ambasciata borbonica spagnola (a cui la piazza deve il nome) alla chiesa di Trinità dei Monti.
    Venne progettata sia da Alessandro Specchi che da Francesco De Sanctis dopo generazioni di lunghe ed accese discussioni su come il ripido pendio sul lato del Pincio dovesse essere urbanizzato per collegarlo alla chiesa. La soluzione finale scelta fu quella di Francesco De Sanctis: una grande scalinata decorata da numerose terrazze-giardino, che in primavera ed estate viene addobbata splendidamente con molti fiori. La sontuosa, aristocratica scalinata, posta all'apice di un lungo asse viario che portava al Tevere, fu disegnata in modo che avvicinandosi gli effetti scenici aumentassero man mano. Tipico della grande architettura barocca era infatti la creazione di lunghe, profonde prospettive culminanti con quinte o sfondi a carattere monumentale. La scalinata è stata restaurata nel 1995.